Martedì 18 agosto ore 20, Piazza Santi Medici
Eccessivo, esagerato, romantico, autentico e cafone, scostumato, violento e fetente, il cinema neomelodico, rielaborato criticamente come cinema ‘e cartone, è la rappresentazione dell’immagine “brutta”, del racconto popolare destinato agli ultimi, di un’epica antieroica meridionale.
Dalla sceneggiata di Mario Merola e Pino Mauro ai musicarelli di Nino D’Angelo, Carmelo Zappulla e Gigi D’Alessio fino ad arrivare al fenomeno Gomorra e alle parodie neomelodiche di Checco Zalone, il genere di cartone è contaminato e contaminante, viaggia in seconda classe analizzando gli aspetti di un’umanità socio-antropologicamente dimenticata e desiderosa di un’emancipazione sociale, culturale ed economica. È il cinema delle marginalità, esteriori ed interiori, un percorso per troppo tempo lasciato in penombra malgrado le infinite connessioni e i numerosi rimandi tra vecchi e nuovi autori del cinema italiano.
Così parlò Bellavista, Scugnizzi, Mery per sempre, Tano da morire, L’imbalsamatore, L’uomo in più e tante altre opere si ritrovano finalmente all’interno di un’inedita genealogia melodrammatica da scoprire e approfondire; un genere anomalo, invisibile, che trova le sue radici nella cine-sceneggiata e nel cinema-canzone anni settanta e ottanta e che oggi, orienta i gusti e gli stili dell’immagine contemporanea.
GLI AUTORI:
Giuseppe Marco Albano è regista, sceneggiatore e produttore. Vincitore del Nastro d’argento nel 2011 per il cortometraggio Stand by me e del David di Donatello 2015 per il cortometraggio Thriller. Attualmente cura la regia del prestigioso Premio Tenco. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio Massimo Troisi, La Medaglia d’oro UNESCO per il cinema e il Premio Rodolfo Valentino.
Renato Scatà è critico e ricercatore presso lo storico Filmstudio di Roma. Tra le pubblicazioni, Sguardi sui Film Festival (Ed. Quaderni di CinemaSud, 2011), Speciale Francesco Rosi (Ed. Quaderni di CinemaSud, 2014), Mai più triste né solitario – Il cinema argentino di Osvaldo Soriano (Ed. Urbone – La Fronda, 2021).